venerdì 29 aprile 2011

Il Rapporto Kinsey: e ora parliamo di sesso

Nel 1948 il Dott. Alfred kinsey, biologo presso l'Università dell'Indiana e fondatore dell'omonimo istituto, pubblicò in America il primo di due rapporti sul comportamento sessuale: Sexual Behaviour in the Human Male (Il Comportameto Sessuale nell'Uomo); il secondo, datato 1953, si intitola Sexual Behaviour in the Human Female  (Il Comportamento Sessuale nella Donna). Entrambi gli studi suscitarono grande scalpore tra l'opinione pubblica americana che li ritenne da subito sensazionalistici e anche scandalosi. 
Ma come mai tanto rumore? Cosa dicevano in sostanza questi due studi?
Essi si occupavano scientificamente di argomenti sino ad allora considerati tabù, come l'omosessualità e la sessualità dei bambini, arrivando a conclusioni che, per l'Americana puritana di allora, erano inaudite: secondo il Dott. Kinsey ed i suoi collaboratori la masturbazione, il sesso prematrimoniale ed extraconiugale, l'omosessualità, erano comportamenti da considerarsi statisticamente nella norma. 
I suoi studi portarono il dottor Kinsey ad affermare che l'omosessualità non è altro che una variante del comportamento umano, dove l'orientamento sessuale è difficilmente confinabile dentro le rigide categorie di omosessuale, bisessuale ed eterosessuale: la sessualità, piuttosto, è rappresentabile come un continuum che comprende tutte queste condizioni, lungo il quale l'individuo si colloca assumendo orientamenti sessuali differenti, che possono non essere esclusivamente omo o eterosessuali. Questo continuum è rappresentato tramite una scala di valutazione che va 1 a 6, la "Heterosexual\Homosexual Rating Scale".
Secondo Kinsey, inoltre, ogni individuo nasce con un orientamento sessuale ancora indeterminato, essendo il comportamento sessuale umano  determinato dalla cultura appresa.
Questo ci aiuta a capire come mai il dottor kinsey ebbe innumerevoli detrattori, aspramente criticato come fu  dal punto di vista morale ed accusato di ogni genere di nefandezza; numerosi furono anche i critici nel mondo scientifico, come il noto psicologo Abraham Maslow che mise in discussione la metodologia d'indagine  attuata da Kinsey e soprattutto la scelta del campione, finendo per ritenere falsati i risultati ottenuti.
Ancora oggi la scala di valutazione Kinsey viene da molti considerata attuale e ristampata ed è del 2004 il film Kinsey, diretto da Bill Condon.

lunedì 18 aprile 2011

Sesso Facile?


Menomale, finalmente possiamo smettere di andare in giro a dire di non avere nessun problema col sesso, insomma, ormai, a chi la vogliamo dare a bere? TUTTI HANNO PROBLEMI COL SESSO  e chi dice di non averne o è un bugiardo o è talmente superficiale da non essersene mai nemmeno accorto!
Nonostante la grande diffusione fra tutti i tipi di media, con una fruibilità ed una facilità di accesso a contenuti erotici e pornografici mai vista prima d'ora, il sesso rappresenta ancora un problema, una fonte di ansia e di stress che attanaglia la maggior parte di noi, ma soprattutto il sesso è ancora un peccato. 
Il sesso e la sessualità sono ancora un argomento sconveniente, non se ne parla abbastanza a scuola ed in famiglia: il risultato è che non abbiamo alcun genere di educazione al contatto fisico ed emotivo, alla sessualità e alla relazione con l'altro sesso e questo vuoto è riempito nelle nostre povere menti, che di qualche nozione indicativa sentono comunque il bisogno, da una serie di preconcetti e complessi che rendono il sesso spesso e volentieri un evento ansiogeno e problematico. Il rapporto tra i sessi rimane così bloccato dalla reciproca paura, diffidenza, insicurezza, in un circolo vizioso difficile da risolvere. 
La cosa si svolge più o meno così: alle signorine viene insegnato a considerare il sesso come una cosa da farsi il meno possibile e con il minor numero di  persone possibile e da godersi il meno possibile, chi non segue questi semplici precetti è una puttana; a tutti gli ometti, d’altro canto, viene da millenni somministrata la solita solfa che invece funziona più o meno così: se sei un vero maschio allora conquisterai molte donne ma , dopo averle possedute, le disprezzerai poiché esse si sono concesse, e il tuo fallo dovrà sempre funzionare senza “fallo”.
Alla fine quello che succede è più o meno questo: la donna non è in grado di godere delle gioie dell’amore in piena libertà e l’uomo parallelamente se ne priva, disprezzando proprio quelle donne  capaci di amare liberamente.
Morale della favola? Rallegriamoci tutti e vogliamoci tutti più bene perché, come dire: MAL COMUNE MEZZO GAUDIO, tutti noi abbiamo problemi sessuali e fortunatamente  come sempre nessuno è perfetto!

venerdì 15 aprile 2011

Il mio primo blog!

Questo è il primo post del primo blog che io abbia mai fatto...che ci potrei mai mettere per iniziare a parlare delle gioie dell'amore?
Viviamo in un posto pieno di odio e di ansie, quindi qui, per compensare un pò, si parlerà solamente e con serenità di tutto ciò di bello che l'amore o l'eros che dir si voglia riesce a regalarci ogni giorno.